Principio di Permacultura n°7: progettare dai pattern ai dettagli

golden circle
Nota : la parola pattern non è stata tradotta: le parole “modello” o “schema”, “motivo” non ne rendono tutte le sfumature. La parola « pattern » include l’idea di una ripetizione secondo una logica di causalità, spesso sistemica, o secondo un modello o schema organizzatore. Abbiamo quindi scelto di utilizzare il termine originale in questo articolo.

I pattern sono una caratteristica centrale della natura sistemica della vita sulla Terra.

I pattern hanno qualcosa di magico: non si vedono, eppure orchestrano tutto ciò che vediamo accadere intorno a noi.

Dal suolo nudo, inizia una foresta primaria, prima con piante pioniere, poi con arbusti, poi con alberi pionieri, poi con alberi più longevi, ed infine con alberi veramente grandi, pronti a vivere per secoli.

Nelle grandi pianure, enormi mandrie vagano da nord a sud, poi da sud a nord, calpestando il suolo, mangiando per metà l’erba e lasciando i loro escrementi mentre continuano a muoversi – ricostruendo il suolo, aumentando la sua biodiversità e la sua fertilità.

Quando si scatena una tempesta in montagna, l’acqua piovana scende a formare ruscelli e poi fiumi che si dirigono verso l’oceano, prima di evaporare e formare nuvole e finire di nuovo come acqua piovana.

Tutti e tre gli esempi sopra citati accadono con questa sequenza, indipendentemente dalle caratteristiche specifiche. In Africa le piante, gli arbusti e gli alberi saranno diversi da quelli dell’Amazzonia, ma seguiranno tutti lo stesso schema. Lo stesso vale per le mandrie: i bufali nelle Grandi Pianure del Nord America, gli elefanti in Africa – seguono tutti gli stessi pattern di comportamento. E anche se le nuvole, le montagne, i fiumi e l’oceano possono essere diversi, si collegheranno tutti l’uno all’altro seguendo lo stesso schema generale – solo i dettagli variano, a seconda del luogo, dell’ambiente circostante, degli eventi particolari in quel particolare posto in quel particolare momento.

La permacultura è un sistema di design basato sulla creazione di pattern vitali e autosufficienti.

Un esempio classico di progettazione in permacultura è quello del pollaio/serra: quando costruite un pollaio, progettate una serra sul lato sud (nell’emisfero settentrionale), con una parete che lasci circolare l’aria da una parte all’altra dell’edificio. In questo modo, le galline manterranno la serra calda di notte, forniranno concime e CO2 alle piante, che a loro volta forniranno ossigeno alle galline. Se a questo progetto si aggiungono, vicini, alcuni arbusti ed alberi che possano produrre frutti e semi commestibili per le galline, otteniamo un sistema quasi autosufficiente, progettato secondo schemi che assicurano che l’output di un elemento diventi l’input per un altro.

Come progettista di permacultura, una volta disegnati questi schemi, potreste iniziare a porvi domande più specifiche: dove posizioniamo il pollaio sul nostro terreno? Che tipo di galline scegliamo? Quali specie di arbusti/alberi? Sono dettagli che si affrontano solo dopo aver progettato i pattern di interconnessione.

Cosa può significa questo principio per la vita organizzativa?

Per molti versi, questo Principio #7 è in grande risonanza con molto di ciò che sta accadendo in termini di innovazione nel funzionamento delle organizzazioni negli ultimi anni. Nelle aziende di cui parla Frédéric Laloux nel suo libro “Reinventare le organizzazioni”, o da Itzaak Getz in “Liberating leadership”, si è assistito a un vero e proprio cambiamento negli approcci manageriali: una nuova leadership che emerge, nella quale i e le leader non sono più nei loro ruoli solo per dire ai livelli gerarchici inferiori cosa le persone devono fare e come farlo. Al contrario, hanno un ruolo centrale nel chiarire lo scopo (il purpose) dell’azienda o del team, nel chiarire il ruolo delle persone in relazione a tale scopo ed agli altri – poi devono essere capaci di lasciare spazio alle persone per lavorare. Più di recente, in Francia, abbiamo assistito allo sviluppo di un movimento chiamato “Entreprises à Mission” (“Imprese con una missione”), in cui l’enfasi è anch’essa posta sulla chiarificazione dello scopo, lasciando che le persone e i team si organizzino intorno ad esso.

Questo è il Principio #7 in pratica: progettare i pattern e lasciare che i dettagli emergano dalle persone a cui avete affidato il lavoro. Trattare le persone come esseri umani intelligenti e sofisticati, in grado di usare la loro creatività per operare sullo scopo nel quotidiano.

Perché è così importante?

In un dato momento, potremmo essere abili nell’esprimere un’intenzione, uno scopo, una visione che desideriamo raggiungere. Ma in quello stesso momento è molto probabile che non saremo in grado di descrivere nei dettagli come dovrebbe funzionare il tutto e cosa dovremmo fare per realizzarlo. E anche se lo fossimo, nel tempo che ci vorrà per realizzarlo, molti nuovi elementi (innovazione, scarsità di un elemento chiave, inflazione, pandemia…) potrebbero arrivare a disturbare il nostro piano ben elaborato e dettagliato.

Inoltre, mentre noi possiamo avere chiari gli scopi e le visioni, la loro trasformazione in attività operative coinvolgerà altre persone, che conoscono la loro realtà operativa meglio di noi e hanno idee che a noi non verrebbero mai in mente. Fissare i dettagli troppo presto ci priverà di tutta la loro esperienza e creatività, e quindi di soluzioni che potrebbero essere molto meglio (più economiche, più efficienti, ecc.) di quelle a cui avevamo pensato.

Infine, fornendo alle persone un elenco dettagliato di ciò che dovrebbero fare, senza chiarire il perché dovrebbero farlo ci potrebbero essere delle conseguenze:

1) le persone potrebbero bloccarsi non appena si presenta un imprevisto, non sapendo che altro fare perché non conoscono l’intenzione a cui avrebbero dovuto dare forma – quindi dovremo intervenire noi;

2) è probabile che le persone perdano le motivazioni, perché non riescono ad attingere al livello di significato (e quindi alla motivazione intrinseca)

In un certo senso, con il suo Golden Circle, Simon Sinek è allineato con il Principio n. 7: progettare dai pattern (il Perché) ai dettagli (il Come e il Cosa).

 

 

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